Nella storia di ognuno di noi sono presenti molti fatti ed eventi che lasciano il segno, non solo per chi li vive in prima persona ma anche per le generazioni successive, attraverso una trasmissione transgenerazionale all’interno dell’albero genealogico. Il lavoro che si può realizzare con il metodo delle costellazioni familiari consente di ricollocare nel giusto ordine ruoli e rapporti.
Costellazioni
Le ricerche più recenti in ambito di biotecnologie e di ingegneria genetica hanno promosso lo sviluppo dell’epigenetica, che è la disciplina che studia il modo in cui il genoma di un individuo fin dal suo concepimento risponde al tempo e allo spazio, studia cioè i meccanismi biologici secondo cui le cellule si adattano all’ambiente, la memoria del mondo nel nostro corpo. La grande differenza fra il genoma e l’epigenoma di un individuo sta nel fatto che il genoma è fisso mentre il suo epigenoma è dinamico, si modifica nel corso del tempo e subisce l’influenza dell’ambiente, sia dell’ambiente esterno di vita sia di quello interno all’organismo. L’ambiente ha il potere di attivare/disattivare alcuni geni (interruttori epigenetici). L’aspetto interessante ai fini della costellazioni sistemiche è che l’epigenetica non ha influenza solo sull’individuo ma anche sulle generazioni future (lo stile di vita ha effetti anche sui figli ed i figli dei figli): ogni volta infatti che una cellula si duplica, questa trasmette alle cellule figlie il libro di istruzioni e anche alcuni degli appunti su come leggerlo. I nostri occhi ora possono vedere l’invisibile trasmissione transgenerazionale dell’epigenoma.
Ma come si svolge concretamente questo lavoro?
Nell’esperienza di gruppo ogni partecipante ‘mette in scena’ la propria rappresentazione familiare, con la guida dello psicoterapeuta conduttore, scegliendo i personaggi del proprio albero genealogico tra i presenti. Il microsistema simbolico che si viene così a comporre manifesta subito la propria connotazione energetica e relazionale, assumendo un peculiare movimento, sul quale poi il conduttore agisce per facilitare il recupero di un nuovo equilibrio interno al sistema.